Come i comuni italiani si stanno muovendo perattuare politiche in materia di sostenibilità

La sostenibilità non è solo un tema aziendale, ma coinvolge anche gli enti pubblici, come i Comuni.

Con la direttiva CSRD del 2024, la rendicontazione della sostenibilità entra nel nostro sistema. Scopriamo come le amministrazioni locali stanno promuovendo buone pratiche e politiche innovative per il futuro sostenibile.

La sostenibilità è il tema del presente e non riguarda solo le aziende. Oggi vediamo come la rendicontazione della sostenibilità impatta anche sugli enti pubblici, in particolare i Comuni.
Con il recepimento della direttiva CSRD avvenuto il 30 agosto 2024 da parte del Consiglio dei Ministri, la rendicontazione di sostenibilità entra a pieno titolo nel nostro sistema.

La sostenibilità per gli enti pubblici  

Oltre alle imprese, obbligate per legge, anche le pubbliche amministrazioni si stanno attivando per attuare politiche in materia di sostenibilità.
In modo particolari, gli amministratori locali si stanno associando per promuovere buone prassi da condividere. Queste associazioni nascono dal fatto che, come ha dichiarato Andrea Guarneri, Presidente dell’associazione “Comuni Sostenibili d’Italia” il 18 luglio al convegno fondativo organizzato alla presenza dell’On. Marco Perissa presso la Camera dei Deputati.

“in Europa e in Italia c’è un vuoto normativo per quanto concerne i bilanci di sostenibilità. Vengono richiesti ad aziende con determinate caratteristiche (più di 500 dipendenti e 40 milioni di utile), non agli Enti Locali. Ed è un paradosso che lo Stato e l’Europa lo chiedano ai privati senza chiederlo a sé stessi e ai propri apparati”.

Obiettivi dichiarati dell’associazione sono infatti l’impegno da parte dei Comuni aderenti nell’attuazione di un’agenda sostenibile secondo i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l’assistenza nei confronti degli Enti Locali, attraverso un report di sostenibilità integrabile al Documento Unico di Programmazione, nei processi di transizione alla sostenibilità ambientale per liberare risorse, creando modelli efficienti di comunità.

I Comuni sostenibili  

Oltre alla Comuni Sostenibili d’Italia vi è anche la Rete dei Comuni Sostenibili, creata da Autonomie Locali Italiane, che tutti gli anni pubblica la Guida dei Comuni Sostenibili con l’intenzione di riportare tutte le buone prassi. Unire la misurazione delle politiche sostenibili dei territori alla loro ricca proposta turistica è stata una sfida molto interessante che, come Rete, abbiamo raccolto volentieri.

“La Guida può rappresentare un importante punto di riferimento per i sindaci, per scoprire esperienze virtuose e replicare buone pratiche e modelli di successo anche nei rispettivi territori. Vi si possono trovare i luoghi della sostenibilità da visitare, con una descrizione delle principali informazioni e caratteristiche e una panoramica sulle esperienze virtuose delle comunità sostenibili”, ha affermato durante la presentazione della Guida 2024 al Salone del Libro di Torino Maurizio Gazzarri, curatore della stessa e direttore tecnico della Rete Sostenibili d’Italia.
In materia di sostenibilità degli enti locali vediamo quindi che alcuni amministratori locali particolarmente virtuosi stanno creando buone prassi che in futuro potranno costituire una base normativa per l’attuazione di politiche di sostenibilità anche nel settore pubblico e non solo nel settore privato.

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