I vantaggi di un alto rating di sostenibilità per le PMI

La sostenibilità non è solo un obbligo, ma un’opportunità strategica. Un alto rating ESG aiuta le PMI ad attrarre investitori, talenti e clienti, migliorando competitività e accesso al credito.

Ma quali sono i veri vantaggi che un rating di sostenibilità alto può portare a una PMI?

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 125/2024 l’Italia ha recepito la direttiva CSRD, che obbliga le società a rendicontare gli impatti ambientali, sociali e di governance, secondo standard ben precisi. Dal 2028 questi obblighi di rendicontazione non riguarderanno solo le grandi società, bensì anche le PMI.

L’investimento in sostenibilità

La rendicontazione di sostenibilità non deve essere vista solamente come un aggravio di oneri burocratici ed economici per le imprese, bensì come uno strumento vantaggioso di crescita aziendale.
L’importanza di un rating di sostenibilità elevato per attrarre investitori.

Il vantaggio principale riguarda l’attrazione degli investitori. Al giorno d’oggi infatti, gli investitori richiedono che le imprese si comportino in modo sostenibile sia da un punto di vista sociale sia dal punto di vista ambientale: secondo quanto dichiarato da Marco Macellari, Head of Risk Management & ESG di CRIF infatti,…

…“Come evidenziato dai dati del CRIF ESG Outlook, questo trend conferma come l’integrazione dei criteri ESG non sia solo un indicatore cruciale di responsabilità sociale e ambientale ma rappresenti anche una nuova dimensione di analisi nella valutazione del rischio”.

Accesso al credito e vantaggi per la supply chain

Sempre secondo il rapporto “ESG Outlook”, commissionato dalla CRIF, si può notare come le PMI sostenibili mostrino una minore rischiosità creditizia: le imprese con un’elevata adeguatezza ESG hanno tassi di default inferiori del 34% rispetto alla media, mentre quelle che hanno un basso rating ESG presentano un tasso di default superiore dell’11%.
I dati elaborati in questo rapporto, mostrano come nel secondo semestre del 2023, il rating di sostenibilità sia diventato fondamentale per la concessione del credito: le PMI con un alto rating ESG, infatti, hanno beneficiato di un’erogazione di finanziamenti superiore dell’11% rispetto alla media.

Oltre ad avere un maggiore accesso al credito, le PMI con un alto livello di sostenibilità saranno sicuramente preferite come fornitori dalle imprese più grandi e già obbligate alla rendicontazione di sostenibilità: l’adeguatezza ESG infatti non tiene conto solamente degli impatti della propria impresa, ma anche di quelli generati lungo tutta la supply chain.
La sostenibilità come leva per attrarre talenti e creare opportunità

L’attenzione alle tematiche della sostenibilità inoltre diventa un’opportunità per attrarre giovani talenti: infatti le nuove generazioni sono sempre più attente all’impatto sociale e ambientale delle aziende per cui lavorano. Una ricerca dell’Osservatorio HR del Politecnico di Milano, infatti, ha dimostrato che per il 65% degli Under 30 è importante che il proprio lavoro abbia un impatto positivo sulla società
Nonostante i vantaggi di un alto rating di sostenibilità, il report di CRIF evidenzia che il 40% delle PMI italiane non ha raggiunto livelli di sostenibilità accettabili.
La sfida dei prossimi anni per le PMI dovrà essere il raggiungimento degli standard ESG non solo per uniformarsi agli obblighi dettati della CSRD (che per le PMI entreranno comunque in vigore dal 2028): con il raggiungimento di un alto ESG score, infatti, le PMI saranno in grado di essere competitive e di generare nuove opportunità di business.

Di Andrea Ziletti

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