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VERIFICA SE PUOI OTTENERE IL RIMBORSO DEGLI INTERESSI!
MUTUI A TASSO VARIABILE E CLAUSOLA “FLOOR”: IL RIMBORSO DEGLI
INTERESSI VERSATI IN ECCESSO.
Se nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022 hai costantemente pagato una rata fissa per il tuo mutuo a tasso variabile, potrebbe essere presente la clausola “Floor” nel tuo contratto.
In tal caso, potresti avere il diritto di richiedere il rimborso degli interessi extra che hai dovuto pagare durante questi anni.
Questo anche se il mutuo è già stato estinto!
Tuttavia, il primo passo fondamentale da compiere è impedire la prescrizione decennale, poiché i tempi si stanno esaurendo.
Per bloccare la prescrizione, occorre inviare un reclamo alla banca.
Quali sono le banche a cui è possibile chiedere il rimborso degli interessi?
Abbiamo individuato mutui variabili con clausola “floor” in ognuna di queste banche: Banco Bpm e Deutsche Bank, Banca Mediolanum, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare Pugliese, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Webank, Banco di Sardegna, Bancoposta, Credem, Fineco, HelloBank!, BPER, Cassa Padana, Credit Agricole, Extrabanca, Ing, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Sparkasse, Unicredit, Volksbank, Widiba.
Anche la giurisprudenza più recente ha stabilito il rimborso degli interessi a causa della
clausola “floor”.
È ormai nota la recente sentenza n. 2836/2022 della Corte di Appello di Milano la quale, in una causa intentata da un consumatore verso la Banca BPM, ha dichiarato nulla la clausola Floor ritenendola vessatoria, disponendo la restituzione degli interessi addizionali che aveva generato ed inibendo alla banca l’utilizzo futuro della clausola dichiarata nulla.
Rimane solo un’ultima domanda a cui rispondere: cosa è questa clausola FLOOR?
Nei mutui a tasso variabile la componente interessi di ciascuna rata viene calcolata applicando un tasso che di volta in volta è ottenuto a partire da un parametro base, che è il tasso Euribor, aumentato di una percentuale fissa, lo spread, che di fatto rappresenta la remunerazione che la banca consegue dai mutui.
Per esempio, in presenza di un Euribor dello 0,5% e di uno spread dell’1,7%, il tasso complessivamente applicato al mutuo sarà pari al 2,2%. Tuttavia, quasi tutti i mutui a tasso variabile contengono una clausola particolare denominata appunto “Floor”, che fissa un limite minimo al valore che può assumere il tasso complessivo.
In presenza di un Floor del 3%, nell’esempio precedente il tasso complessivo risulterebbe pari proprio al 3%, anche se la somma Euribor + spread risulta inferiore, generando quindi maggiori interessi per il consumatore!
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